29/06/’20 – Se la vostra azienda è alle prese con un progetto di sviluppo su scala internazionale, le strade possibili sono tante e ognuna presenta caratteristiche differenti. Ci sono realtà, ma anche organizzazioni del sistema camerale, che promuovono partecipazione a fiere di settore, ci sono i contatti diretti con distributori e multi-brand, ci sono le aperture di uno spazio retail, nella forma di un pop-up, un temporary o un punto vendita stabile.
Il percorso per portare il brand su uno o più mercati esteri può essere misurato in funzione di due variabili fondamentali:
– il tempo necessario affinché l’azienda veda i primi risultati;
– i costi necessari per sostenere uno o l’altro programma di lavoro.
L’obiettivo di ogni impresa è ridurre entrambe queste variabili, quindi è importante studiare e realizzare il metodo migliore, cercando di sviluppare attività fra loro coerenti e ben organizzate, in grado di far crescere il brand sul mercato, affermarlo e renderlo per quanto possibile ricercato dalla clientela.
Uno degli aspetti più interessanti in un programma di sviluppo internazionale è la possibilità di lavorare inizialmente secondo uno schema in 3 fasi:
Per inquadrare questo schema di lavoro , guardiamo con attenzione ai Department Stores come contesti commerciali ad elevata frequentazione di potenziale clientela, come punti di riferimento nella logica commerciale per l’esordio in un mercato estero, quindi come luogo deputato alla promozione e alla presentazione dei plus commerciali che la mia azienda può mettere in campo.
Come si procede in tal caso ? La presenza, inizialmente anche di un desk, in un department store consente di avviare un percorso di presentazione al mercato estero, con investimenti ridotti perché i buyer faranno a loro volta un investimento sulla nostra azienda, una volta che questa è stata valutata positivamente. C’è da superare una fase di candidatura e approvazione da parte del buyer, talvolta è possibile che questo richieda delle modifiche al packaging oppure allo stesso prodotto e questa fase può richiedere un po’ di tempo. Ma se il prodotto viene inserito, è possibile beneficiare di una presenza riconosciuta e approvata da un grande e noto operatore del settore, quindi poter allineare la propria comunicazione a quella – certamente di impatto e imponente – realizzata dal department store.
A questo punto, si è sul mercato estero con un grande partner, l’azienda è in grado di giocare una partita nella comunicazione molto interessante, potendo contare su una presenza qualificata dove indirizzare la potenziale clientela al fine di prendere contatto fisicamente con il prodotto e con i valori aziendali riassunti nell’immagine a nella filosofia del brand, coniugando anche una strategia social-digital per la gestione dei rapporti di profilazione e fidelizzazione.
Le evoluzioni successive sul mercato possono essere collegate ad un’evoluzione (come spazio e come posizione) all’interno del department store. Una presenza in un periodo festivo con un pop-up store anche di piccole dimensioni, diventa – in un momento clou dal punto di vista commerciale – una doppia presenza sul mercato, offrendo la possibilità di “giocare” con promozioni specifiche e con assortimenti diversi nei due contesti di vendita. Lo stesso department store offre spesso soluzioni su misura per i periodi festivi o celebrazioni particolari, con presenza condivisa in vetrina, piuttosto che corner aggiuntivi o totem negli spazi comuni, consentendo così di animare l’immagine del brand con investimenti ridotti e limitati nel tempo.
La comunicazione rimane in questo tipo di strategia un asset fondamentale. Ci sono tre livelli di comunicazione da portare avanti, parallelamente:
comunicazione corporate, ciò che il brand comunica sui suoi canali ufficiali relativamente al progetto in questione e nell’ambito delle attività di fidelizzazione clientela.
comunicazione promozionale, principalmente gestita tramite canali social, quindi molto snella, veloce, può essere pensata anche con soluzioni “live” in alcuni momenti, sia in store, sia in altri contesti nel frattempo creati sul mercato.
comunicazione in-store, con materiale promozionale, eventi specifici, promo concordate con il department store.
Con una strategia così organizzata è possibile puntare allo sviluppo internazionale bilanciando al meglio costi, risorse, tempi, tenendo in considerazione che un progetto serio e strutturato non si potrà mai gestire in modo improvvisato, a costo zero, nel giro di poco tempo.
Per informazioni sul vostro progetto:
www.mito.org.uk/start-project
management@mito.org.uk