L’estate e il caldo della Sicilia fanno da cornice ad una nuova avventura in co-branding, fra l’audace brand della moda lusso firmato da Domenico Dolce e Stefano Gabbana e le storiche cantine vinicole che dal 1851 deliziano palato e olfatto con ricercate produzioni e interessanti grafiche sulle etichette artistiche.
E’ proprio questo aspetto che rappresenta il trait d’union fra le due aziende, con l’obiettivo di colpire e suggestionare clienti, consumatori e amanti del bello, evocando colori e profumi della calda Sicilia, così come il colore rosato di questo blend che si origina da due iconici vitigni autoctoni dell’isola, il Nerello Mascalese e il Nocera e si contraddistingue per un elegante bouquet di gelsomino, arricchito da delicati sentori di fragolina di bosco, pesca e bergamotto.
Nella strategia di Co-Branding le aziende hanno voluto esaltare non solo il punto di contatto fra le due identità (certamente la Sicilia), ma anche l’approccio allo stile e al gusto, elementi che provengono dalla cultura dei due brand, dal loro story telling e dal modo in cui riescono ad affermarsi nei rispettivi ambiti di mercato.
D&G ha sempre curato una comunicazione originale, fatta di colori, simboli della terra d’origine, sgargianti messaggi applicati su diversi prodotti e in diversi contesti, espressione autentica del pensiero e dello stile dei due fondatori.
Stesso approccio quello seguito da Donnafugata, da sempre attenta alla cultura del fare e non solo al prodotto con le sue caratteristiche organolettiche. Un investimento in “valore” che ha portato l’azienda a dare molta enfasi all’immagine e alla cultura dei luoghi dove nasce il prodotto, così come all’iconografia e all’arte, tradotte spesso in etichette artistiche che hanno trovato spazio piu volte in mostre tematiche e incontri culturali.
Strategie che ad un certo punto trovano il modo di incontrarsi e offrono lo spunto per una nuova strategia comune, in cui due brand parlano un linguaggio comune, pur appartenendo a settori e ambiti commerciali diversi. Il “prodotto-figlio” di questa strategia è solo la punta dell’iceberg di un progetto che contiene molti elementi interessanti e utili, che vengono così trasferiti al mercato in modo semplice e piacevole, coinvolgendo in questo caso i sensi.