18/11/2021 – Made-in-Italy, un’espressione che accompagna da molto tempo l’eccellenza produttiva e il lifestyle a livello internazionale, indubbiamente un insieme di esempi e casi aziendali di primo piano, che hanno raggiunto fama e successo in tutto il mondo.
Che si parli di creatività, che si parli di stile, di tecnologia o di design, il Made-in-Italy è universalmente riconosciuto come un modello da seguire e un prodotto da avere, almeno questo è ciò che è accaduto negli ultimi 60 anni circa, passando attraverso l’eta d’oro della Dolce Vita e poi la crescita esponenziale fino ai giorni nostri.
Ma tutto cambia e probabilmente tutto è destinato a cambiare. Oggi la tendenza per il futuro è un modello di vita incentrato sul benessere piuttosto che sul prodotto. E questo determina dei cambiamenti a livello sociale e di conseguenza economico che sia a livello macro, sia a livello locale, richiedono un rapido cambio di prospettiva, quasi uno stravolgimento nella definizione delle strategie aziendali e di Brand.
Oggi siamo in presenza di un’emergenza ambientale e forse sociale, ormai non più solo slogan o ideologie. Lo scenario in cui abbiamo costruito i nostri modelli di consumo è cambiato e richiede urgentemente soluzioni innovative, frutto di una combinazione di strategie basate su sostenibilità, creatività, sperimentazione, benessere, libertà.
Il nuovo paradigma per l’impresa italiana deve essere rivisto e puntare ad un posizionamento innovativo, dove per innovazione non ci si può più solo riferire ad una tecnologia finalizzata a esaltare le performances di un prodotto o servizio, ma ci si deve riferire ad un intero processo e un modello di fruizione avanzato di luoghi e ambienti.
Il Made-in-Italy ha le potenzialità per sviluppare questo nuovo paradigma e tutto ciò che è funzione può essere supportato in modo eccellente dalla creatività. E qui che si delinea una nuova idea di Made-in-Italy su cui lavorare in un vero e proprio processo di “rebranding” che potrà portare le imprese, piccole o grandi non fa differenza, ad essere riconosciute a livello internazionali ancora come un punto di riferimento.
Qualcosa si muove, noi come MITO Luxury puntiamo molto sulle strategie inedite di Brand e sulle azioni “unconventional” a dimostrazione del fatto che uno spirito pionieristico nell’imprenditoria deve esserci. Così come mi fa molto piacere segnalare che il 23 e il 24 novembre a Jeddah, in Arabia Saudita, si svolgeranno due interessanti appuntamenti presso l’Università di Business e Tecnologia (UBT) e presso la locale Camera di Commercio, incentrati su Sostenibilità, Bellezza e Creatività, con la partecipazione dell’Architetto Massimo Iosa Ghini, Ambasciatore dell’Italian Design.
Un approccio, quello della contaminazione fra Creatività, Sostenibilità, Bellezza, che rappresenta una nuova frontiera di progettazione, che dovrà trovare man mano applicazioni nei vari settori chiave del nostro “saper fare all’italiana”, stimolando la collaborazione fra settori e funzioni, dal management, al design, al marketing, alla comunicazione.